Concorso di idee per il nuovo Polo Scolastico di Cairate (VA)

Progetto redatto in collaborazione con Filippo Cambi

Due momenti fondamentali della vita dei bambini si incontrano e quasi si compenetrano, come gli edifici del complesso architettonico che entrano in relazione tra di loro per favorire la continuità educativa tra due fasi importanti dell’esistenza, l’infanzia e la preadolescenza, fornendo spazi che si caratterizzano come elementi fondamentali della formazione del pensiero. Per questo il progetto architettonico è strutturato ed organizzato con spazi che consentano ai bambini di esprimere al meglio potenzialità, competenze e curiosità, di sentirsi partecipi del progetto educativo.

Le ampie pareti finestrate verso gli spazi esterni sono state pensate per favorire l’osservazione diretta della natura, le geometrie dello spazio mediante le forme che lo caratterizzano, le forme geometriche delle strutture e delle piante e quindi il costruito e la natura, le gerarchie di altezza, la dicotomia dentro/fuori, aperto/chiuso, interno/esterno, e quindi per scoprire nuove prospettive di veduta che aprono la strada al pensiero critico e scientifico. Il complesso scolastico è stato pensato nel rispetto delle necessità dell’utenza, attraverso la realizzazione di spazi ideali per i bambini (le aule didattiche, i laboratori, la mensa) e per gli adulti, mediante spazi che ne facilitino il lavoro oltre a favorire la possibilità di rendere al massimo nella loro figura di educatori ed operatori.

Un elemento fondamentale per la funzione educativa risulta la presenza di un forte rapporto con l’esterno, in modo particolare per quanto riguarda il corpo occupato dalla scuola primaria; lo scopo è quello di realizzare un luogo all’aperto dove ascoltare, osservare e mettere in pratica, attraverso una compartecipazione ai cicli di crescita di piante ed ortaggi in modo da offrire ai bambini la possibilità dell’apprendimento diretto. L’ambiente esterno, così concepito, si offre come un dono della natura nel suo multiforme manifestarsi, con gli angoli ed i sentieri erbosi, gli alberi che mutano con il passare delle stagioni, con le foglie che cadono e creano tappeti dalle tonalità multicolori e soprattutto orti da seminare per raccogliere i sospirati frutti.

Gli obiettivi della progettazione del nuovo polo scolastico sono stati essenzialmente i seguenti:

  • la realizzazione di un nuovo insediamento scolastico che soddisfi i fabbisogni prospettati;
  • l’inserimento del complesso architettonico nel contesto esistente in modo da stabilire un sistema di relazioni tra l’edificio stesso e la città;
  • l’organizzazione del nuovo insediamento in modo da agevolare l’accesso all’area limitando al massimo l’utilizzo di veicoli privati;
  • la progettazione del nuovo polo scolastico sfruttando le condizioni climatiche locali in termini di apporti termici a costo zero e di benessere generale dell’utenza, valutando anche l’impiego di eventuali risorse presenti in loco;
  • la progettazione del nuovo insediamento ponendo particolare attenzione alle “architetture sostenibili” nel rispetto del contenimento energetico e con l’impiego di tecnologie alternative, in modo da renderlo autosufficiente sotto il profilo energetico, configurandosi quindi come “edificio a energia quasi zero” ovvero un edificio ad altissima prestazione energetica;
  • la previsione del reimpiego delle acque meteoriche e reflue in modo da minimizzare il consumo di acque primarie;
  • l’impiego di forme di produzione energetica altamente efficienti e che minimizzino il ricorso al gas;
  • la realizzazione dell’opera utilizzando materiali completamente riciclabili;
  • la riduzione dell’inquinamento atmosferico ed acustico sia durante la fase di costruzione che durante la vita utile del fabbricato.

Il concept del complesso architettonico, considerato il contesto, costituito essenzialmente da un tessuto urbano privo di emergenze sia architettoniche che paesaggistiche, ha origine da una linea direttrice ideale che partendo dal centro città si muove verso l’area di intervento. L’idea su cui si è fondata la progettazione del polo scolastico è stata quindi l’ideale “penetrazione” dell’esistente all’interno del nuovo complesso architettonico, il quale, immaginato inizialmente come parallelepipedo perfetto, sotto l’onda d’urto di questa spinta esterna si apre, lascia entrare questa forza che smonta ed in seguito ricompone e razionalizza i volumi.